Nei primi anni 80 del secolo scorso ritrovamenti occasionali seguiti da sondaggi esplorativi condotti dal Museo Tridentino di Scienze Naturali hanno permesso di identificare due diverse concentrazioni di manufatti litici nella conca antistante il rifugio Vincenzo Lancia, sul massiccio del Pasubio. Sulla base della loro tipologia, questi manufatti in selce furono attribuiti ai gruppi di cacciatori-raccoglitori mesolitici che, per primi, frequentarono le quote più elevate dei massicci alpini all’inizio dell’Olocene. Negli ultimi anni, grazie alle ricerche connesse al progetto provinciale OPENLOC (Politiche pubbliche e sviluppo locale: politiche per l’innovazione e ricadute locali di dinamiche globali) e ai sopralluoghi del Gruppo Archeologico Alto Vicentino, sono pervenute alla Sezione di Preistoria del Museo Tridentino di Scienze Naturali numerose altre segnalazioni relative alla presenza di manufatti litici nel territorio del Pasubio. L’industria identificata consiste in diversi nuclei, strumenti, armature, residui della loro fabbricazione e supporti non ritoccati prodotti con selce di origine “atesina”. L’insieme di questi ritrovamenti, confrontabile per densità con quelli di altre aree del Trentino sud-orientale, ampliano le nostre conoscenze circa le direttrici di penetrazione dell’uomo nel territorio alpino nell’Olocene antico.
Flor, E.; Avanzini, M. (2011). Nuovi ritrovamenti mesolitici nel gruppo del Pasubio (Trentino meridionale)., 45: 221-228.
Nuovi ritrovamenti mesolitici nel gruppo del Pasubio (Trentino meridionale)
FLOR, ELISABETTA;AVANZINI, MARCO
2011-01-01
Abstract
Nei primi anni 80 del secolo scorso ritrovamenti occasionali seguiti da sondaggi esplorativi condotti dal Museo Tridentino di Scienze Naturali hanno permesso di identificare due diverse concentrazioni di manufatti litici nella conca antistante il rifugio Vincenzo Lancia, sul massiccio del Pasubio. Sulla base della loro tipologia, questi manufatti in selce furono attribuiti ai gruppi di cacciatori-raccoglitori mesolitici che, per primi, frequentarono le quote più elevate dei massicci alpini all’inizio dell’Olocene. Negli ultimi anni, grazie alle ricerche connesse al progetto provinciale OPENLOC (Politiche pubbliche e sviluppo locale: politiche per l’innovazione e ricadute locali di dinamiche globali) e ai sopralluoghi del Gruppo Archeologico Alto Vicentino, sono pervenute alla Sezione di Preistoria del Museo Tridentino di Scienze Naturali numerose altre segnalazioni relative alla presenza di manufatti litici nel territorio del Pasubio. L’industria identificata consiste in diversi nuclei, strumenti, armature, residui della loro fabbricazione e supporti non ritoccati prodotti con selce di origine “atesina”. L’insieme di questi ritrovamenti, confrontabile per densità con quelli di altre aree del Trentino sud-orientale, ampliano le nostre conoscenze circa le direttrici di penetrazione dell’uomo nel territorio alpino nell’Olocene antico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.