questa definizione sono compresi ambienti legati a condizioni ambientali e gestionali molto differenti. A tale ricchezza vegetazionale e floristica sono associati invertebrati di estremo interesse eco-etologico oltre che tassonomico. I prati e le praterie sono con molta probabilità l’ambiente in cui la fauna invertebrata si manifesta con la maggiore varietà di forme, colori, comportamenti e quindi adattamenti. Alcuni taxa sono ormai ampiamente riconosciuti quali ottimi bioindicatori di qualità naturalistica dei prati poiché particolarmente sensibili alle differenti tipologie gestionali quali per esempio lo sfalcio, il pascolo e la concimazione. Per la loro diversità faunistica e per il ruolo di “sentinelle” della qualità ambientale, è possibile ritenere gli invertebrati dei prati un’ottima palestra per coloro che si vogliono avvicinare al mondo dell’entomologia e uno strumento utile a fornire indicazioni di gestione ambientale sostenibile. Quello che proponiamo è il primo di due volumi dedicati agli invertebrati dei prati e, nello specifico, dello strato erbaceo. Questo volume, con 176 pagine a colori e le molte foto e disegni vuole essere uno strumento di base per la conoscenza dell’ecosistema prato per chi si avvicina allo studio della fauna dello strato erbaceo. Vengono trattate le differenti tipologie di prato, gli adattamenti funzionali che gli invertebrati dello strato erbaceo possiedono e più in dettaglio i Ditteri per i quali viene fornita la prima chiave dicotomica per il riconoscimento delle famiglie della fauna italiana.
Gobbi, M.; Latella, L. (2011). La fauna dei prati - 1: tassonomia, ecologia e metodi di studio dei principali gruppi di invertebrati terrestri italiani.., 4/1: 1-176.
La fauna dei prati - 1: tassonomia, ecologia e metodi di studio dei principali gruppi di invertebrati terrestri italiani.
GOBBI, MAURO;
2011-01-01
Abstract
questa definizione sono compresi ambienti legati a condizioni ambientali e gestionali molto differenti. A tale ricchezza vegetazionale e floristica sono associati invertebrati di estremo interesse eco-etologico oltre che tassonomico. I prati e le praterie sono con molta probabilità l’ambiente in cui la fauna invertebrata si manifesta con la maggiore varietà di forme, colori, comportamenti e quindi adattamenti. Alcuni taxa sono ormai ampiamente riconosciuti quali ottimi bioindicatori di qualità naturalistica dei prati poiché particolarmente sensibili alle differenti tipologie gestionali quali per esempio lo sfalcio, il pascolo e la concimazione. Per la loro diversità faunistica e per il ruolo di “sentinelle” della qualità ambientale, è possibile ritenere gli invertebrati dei prati un’ottima palestra per coloro che si vogliono avvicinare al mondo dell’entomologia e uno strumento utile a fornire indicazioni di gestione ambientale sostenibile. Quello che proponiamo è il primo di due volumi dedicati agli invertebrati dei prati e, nello specifico, dello strato erbaceo. Questo volume, con 176 pagine a colori e le molte foto e disegni vuole essere uno strumento di base per la conoscenza dell’ecosistema prato per chi si avvicina allo studio della fauna dello strato erbaceo. Vengono trattate le differenti tipologie di prato, gli adattamenti funzionali che gli invertebrati dello strato erbaceo possiedono e più in dettaglio i Ditteri per i quali viene fornita la prima chiave dicotomica per il riconoscimento delle famiglie della fauna italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.