Dall’inizio del XIX secolo la temperatura dell’aria sulle Alpi ha registrato un incremento pari a 1- 2°C. Come conseguenza i piani altitudinali stanno risalendo verso quote maggiori e le specie stenoterme fredde animali e vegetali rischiano la riduzione e/o scomparsa del proprio habitat. I rock glaciers, forme del paesaggio periglaciale costituite da detriti misti a ghiaccio, potrebbero rappresentare ambienti di rifugio per queste specie grazie alle proprie caratteristiche microclimatiche e alla propria inerzia termica. La presente tesi si propone di analizzare l'artropodofauna di un rock glacier, confrontandola con quelle di habitat limitrofi privi di permafrost (una prateria alpina e un ghiaione gravitativo). Il rock glacier oggetto di studio, il Vedrettino, si trova nella Valle del Braulio (SO), nel gruppo Ortles-Cevedale. L’area è caratterizzata da substrati carbonatici, clima continentale e da una vegetazione di tipo alpino e nivale. L’attività di campo si è svolta tra luglio e settembre 2013. In base a caratteristiche geomorfologiche e vegetazionali sono state individuate sei unità ambientali, di cui tre su rock glacier, una su prateria e due su ghiaione. Per ogni unità ambientale sono state posizionate tre trappole a caduta (pitfall traps), impiegate per campionare l’artropodofauna epigea. Gli artropodi raccolti sono stati smistati a livello tassonomico di ordine. Per carabidi (Coleoptera: Carabidae) e ragni (Arachnida: Araneae) si è proceduto all'identificazione fino al livello di specie. L’affinità tra le cenosi delle sei unità ambientali è stata analizzata attraverso una cluster analysis: è emersa una netta differenziazione tra le comunità della prateria e quelle degli altri habitat, mentre le cenosi del rock glacier e del ghiaione sono risultate più simili tra loro. L’indice di diversità di Shannon ha mostrato valori minori per il rock glacier rispetto agli altri habitat; questo dato potrebbe indicare che si tratta di un ambiente più selettivo. Secondo l’indice di Evenness le comunità di ragni e carabidi del rock glacier sono tendenzialmente più eterogenee di quelle degli altri habitat. Tre ragni sono stati rilevati esclusivamente sul rock glacier: Oreonetides glacialis, specie stenoterma fredda, Mughiphantes armatus e M. variabilis, entrambe specie tipiche di ambienti detritici d’alta quota e nuove segnalazioni per la Lombardia. L’Analisi delle Corrispondenze Canoniche ha evidenziato come copertura vegetale e detritica guidino la distribuzione delle specie. È stato infine realizzato un confronto tramite cluster analysis con un un’area caratterizzata da un rock glacier su rocce silicatiche (Val d’Ultimo, BZ), utilizzando i dati di una tesi dall’analogo disegno di campionamento. Tra le cenosi dei due siti non sono emerse differenze imputabili al diverso substrato: le comunità risultano infatti ordinate principalmente in base al tipo di habitat a prescindere dall’area di appartenenza.

Muzzolon, Alice(2012/2013).Artropodofauna di un rock glacier del Gruppo Ortles-Cevedale (SO).Corso di Laurea triennale in Scienze Naturali (F66),Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali,Università degli Studi di Milano.Marco Caccianiga,Mauro Gobbi, Duccio Tampucci

Artropodofauna di un rock glacier del Gruppo Ortles-Cevedale (SO)

Muzzolon, Alice
2013-01-01

Abstract

Dall’inizio del XIX secolo la temperatura dell’aria sulle Alpi ha registrato un incremento pari a 1- 2°C. Come conseguenza i piani altitudinali stanno risalendo verso quote maggiori e le specie stenoterme fredde animali e vegetali rischiano la riduzione e/o scomparsa del proprio habitat. I rock glaciers, forme del paesaggio periglaciale costituite da detriti misti a ghiaccio, potrebbero rappresentare ambienti di rifugio per queste specie grazie alle proprie caratteristiche microclimatiche e alla propria inerzia termica. La presente tesi si propone di analizzare l'artropodofauna di un rock glacier, confrontandola con quelle di habitat limitrofi privi di permafrost (una prateria alpina e un ghiaione gravitativo). Il rock glacier oggetto di studio, il Vedrettino, si trova nella Valle del Braulio (SO), nel gruppo Ortles-Cevedale. L’area è caratterizzata da substrati carbonatici, clima continentale e da una vegetazione di tipo alpino e nivale. L’attività di campo si è svolta tra luglio e settembre 2013. In base a caratteristiche geomorfologiche e vegetazionali sono state individuate sei unità ambientali, di cui tre su rock glacier, una su prateria e due su ghiaione. Per ogni unità ambientale sono state posizionate tre trappole a caduta (pitfall traps), impiegate per campionare l’artropodofauna epigea. Gli artropodi raccolti sono stati smistati a livello tassonomico di ordine. Per carabidi (Coleoptera: Carabidae) e ragni (Arachnida: Araneae) si è proceduto all'identificazione fino al livello di specie. L’affinità tra le cenosi delle sei unità ambientali è stata analizzata attraverso una cluster analysis: è emersa una netta differenziazione tra le comunità della prateria e quelle degli altri habitat, mentre le cenosi del rock glacier e del ghiaione sono risultate più simili tra loro. L’indice di diversità di Shannon ha mostrato valori minori per il rock glacier rispetto agli altri habitat; questo dato potrebbe indicare che si tratta di un ambiente più selettivo. Secondo l’indice di Evenness le comunità di ragni e carabidi del rock glacier sono tendenzialmente più eterogenee di quelle degli altri habitat. Tre ragni sono stati rilevati esclusivamente sul rock glacier: Oreonetides glacialis, specie stenoterma fredda, Mughiphantes armatus e M. variabilis, entrambe specie tipiche di ambienti detritici d’alta quota e nuove segnalazioni per la Lombardia. L’Analisi delle Corrispondenze Canoniche ha evidenziato come copertura vegetale e detritica guidino la distribuzione delle specie. È stato infine realizzato un confronto tramite cluster analysis con un un’area caratterizzata da un rock glacier su rocce silicatiche (Val d’Ultimo, BZ), utilizzando i dati di una tesi dall’analogo disegno di campionamento. Tra le cenosi dei due siti non sono emerse differenze imputabili al diverso substrato: le comunità risultano infatti ordinate principalmente in base al tipo di habitat a prescindere dall’area di appartenenza.
Università degli Studi di Milano
Corso di Laurea triennale in Scienze Naturali (F66)
2012/2013
Marco Caccianiga
Mauro Gobbi, Duccio Tampucci
Museo delle Scienze
Università degli Studi di Milano
Bachelor
Zoologia degli Invertebrati e Idrobiologia
2013
Muzzolon, A.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10991/179
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