L'obiettivo è studiare lungo il gradiente di deglaciazione del debris-covered glacier d'Amola (Trentino-Alto Adige) le variazioni della comunità di insetti floricoli in relazione alle proprietà ecologiche della vegetazione e valutare quanto gli insetti floricoli siano importanti per la riproduzione sessuale delle piante. La relazione piante-insetti floricoli è stata esaminata considerando il ruolo ecologico degli insetti e focalizzandosi su due specie vegetali ubiquitarie, Leucanthemopsis alpina (L.) Heyw. e Saxifraga bryoides L. Sono stati individuati 5 plot di 25 m2 in terreni a diversa età di deglaciazione, dove è stato analizzato il suolo, è stata rilevata la vegetazione, sono stati campionati gli insetti floricoli ed è stato studiato il seed set delle piante. L'interazione piante-insetti è stata rilevata attraverso il metodo time-observation plot, che ha comportato l'osservazione dei fiori per 40 minuti durante tre orari fissi della giornata (11, 13, 15). Gli insetti visitatori dei fiori sono stati raccolti tramite aspiratore entomologico. Durante i campionamenti sono state registrate le condizioni meteorologiche con un termo-anemometro. In totale sono stati effettuati 54 campionamenti durante le estati 2012 e 2013. Le relazioni tra entomocenosi e proprietà della vegetazione sono state esaminate tramite analisi multivariata del tipo partial Canonical Correspondence Analysis e tramite elaborazione del bipartite network si è rappresento il complesso delle interazioni. La tipologia di impollinazione delle piante è stata individuata grazie all'esame del seed set. L'esperimento ha previsto l'esclusione degli insetti dai fiori tramite bag di nylon di 5 piante in ogni plot, ognuna con una bag chiusa e una aperta. Al termine della stagione sono state raccolte 92 bag sulle 96 poste. Si è proceduto alla conta dei semi e alla loro germinazione. Il confronto del seed set è stato effettuato tramite modello logistico condizionale. Sono stati identificati 8 ordini di artropodi e 42 famiglie, corrispondenti a 6 ruoli ecologici: impollinatori, predatori, fitofagi, parassitoidi, detritivori, opportunisti. Dallo studio è emerso che la diversità di insetti floricoli è associata alla copertura della vegetazione e alla fioritura delle specie entomofile. Le comunità di insetti floricoli di L. alpina e di S. bryoides presentano solo parziali aspetti comuni e sono emersi pronunciati cambi entro la composizione di ciascuna entomocenosi lungo la cronosequenza. Gli antomiidi (Diptera: Anthomyiidae) e i muscidi (Diptera: Muscidae) sono frequenti per entrambe le specie vegetali, i primi dominano gli stadi pionieri e sono influenzati dall'abbondanza in specie entomofile, mentre i secondi sono ubiquitari. Gli stafilinidi (Coleoptera: Staphylinidae) e gli icneumonidi (Hymenoptera: Ichneumonoidea) sono associati alla sassifraga e sono dominanti nelle aree deglacializzate da 90 anni e in prateria, rispettivamente. I primi sono associati alla copertura della sassifraga, i secondi alla copertura della vegetazione. Sul ghiacciaio e in piana proglaciale gli impollinatori sono la componente funzionale dominante la comunità e la loro abbondanza aumenta in funzione della copertura della vegetazione, del numero di fiori e della copertura relativa in entomofile. Nei terreni di 21-90 anni gli impollinatori preferiscono S. bryoides e in quelli della Piccola Età Glaciale si distribuiscono equamente tra le due specie. In prateria l'abbondanza di impollinatori diminuisce e le loro visite sono più frequenti su L. alpina. Parassitoidi, predatori e fitofagi aumentano in funzione del gradiente di complessità della vegetazione e diventano dominanti in prateria, particolarmente nella entomocenosi associata a sassifraga. La strutturazione su più livelli della comunità di insetti coincide con un aumento della complessità nella vegetazione climax. Dallo studio è emerso che L. alpina non è autofertile invece S. bryoides è autogama. Il successo riproduttivo delle due specie varia tra le classi di deglaciazione. Per L. alpina il decremento del successo riproduttivo lungo la cronosequenza non coincide con l'aumento degli impollinatori. Per S. bryoides il successo riproduttivo coincide con i tassi di visita degli impollinatori e l'andamento di entrambi rispecchia l'ecologia della specie. Infine il gradiente di deglaciazione si è dimostrato il principale

LOSAPIO, GIANALBERTO(2012/2013).Analisi della relazione piante-insetti floricoli in aree di recente deglaciazione.Corso di Laurea magistrale in Scienze della Natura,Facoltà di Scienze e Tecnologie,Università degli Studi di Milano.Marco Caccianiga,Mauro Gobbi, Giuseppe Marano e Chiara Compostella

Analisi della relazione piante-insetti floricoli in aree di recente deglaciazione

LOSAPIO, GIANALBERTO
2013-01-01

Abstract

L'obiettivo è studiare lungo il gradiente di deglaciazione del debris-covered glacier d'Amola (Trentino-Alto Adige) le variazioni della comunità di insetti floricoli in relazione alle proprietà ecologiche della vegetazione e valutare quanto gli insetti floricoli siano importanti per la riproduzione sessuale delle piante. La relazione piante-insetti floricoli è stata esaminata considerando il ruolo ecologico degli insetti e focalizzandosi su due specie vegetali ubiquitarie, Leucanthemopsis alpina (L.) Heyw. e Saxifraga bryoides L. Sono stati individuati 5 plot di 25 m2 in terreni a diversa età di deglaciazione, dove è stato analizzato il suolo, è stata rilevata la vegetazione, sono stati campionati gli insetti floricoli ed è stato studiato il seed set delle piante. L'interazione piante-insetti è stata rilevata attraverso il metodo time-observation plot, che ha comportato l'osservazione dei fiori per 40 minuti durante tre orari fissi della giornata (11, 13, 15). Gli insetti visitatori dei fiori sono stati raccolti tramite aspiratore entomologico. Durante i campionamenti sono state registrate le condizioni meteorologiche con un termo-anemometro. In totale sono stati effettuati 54 campionamenti durante le estati 2012 e 2013. Le relazioni tra entomocenosi e proprietà della vegetazione sono state esaminate tramite analisi multivariata del tipo partial Canonical Correspondence Analysis e tramite elaborazione del bipartite network si è rappresento il complesso delle interazioni. La tipologia di impollinazione delle piante è stata individuata grazie all'esame del seed set. L'esperimento ha previsto l'esclusione degli insetti dai fiori tramite bag di nylon di 5 piante in ogni plot, ognuna con una bag chiusa e una aperta. Al termine della stagione sono state raccolte 92 bag sulle 96 poste. Si è proceduto alla conta dei semi e alla loro germinazione. Il confronto del seed set è stato effettuato tramite modello logistico condizionale. Sono stati identificati 8 ordini di artropodi e 42 famiglie, corrispondenti a 6 ruoli ecologici: impollinatori, predatori, fitofagi, parassitoidi, detritivori, opportunisti. Dallo studio è emerso che la diversità di insetti floricoli è associata alla copertura della vegetazione e alla fioritura delle specie entomofile. Le comunità di insetti floricoli di L. alpina e di S. bryoides presentano solo parziali aspetti comuni e sono emersi pronunciati cambi entro la composizione di ciascuna entomocenosi lungo la cronosequenza. Gli antomiidi (Diptera: Anthomyiidae) e i muscidi (Diptera: Muscidae) sono frequenti per entrambe le specie vegetali, i primi dominano gli stadi pionieri e sono influenzati dall'abbondanza in specie entomofile, mentre i secondi sono ubiquitari. Gli stafilinidi (Coleoptera: Staphylinidae) e gli icneumonidi (Hymenoptera: Ichneumonoidea) sono associati alla sassifraga e sono dominanti nelle aree deglacializzate da 90 anni e in prateria, rispettivamente. I primi sono associati alla copertura della sassifraga, i secondi alla copertura della vegetazione. Sul ghiacciaio e in piana proglaciale gli impollinatori sono la componente funzionale dominante la comunità e la loro abbondanza aumenta in funzione della copertura della vegetazione, del numero di fiori e della copertura relativa in entomofile. Nei terreni di 21-90 anni gli impollinatori preferiscono S. bryoides e in quelli della Piccola Età Glaciale si distribuiscono equamente tra le due specie. In prateria l'abbondanza di impollinatori diminuisce e le loro visite sono più frequenti su L. alpina. Parassitoidi, predatori e fitofagi aumentano in funzione del gradiente di complessità della vegetazione e diventano dominanti in prateria, particolarmente nella entomocenosi associata a sassifraga. La strutturazione su più livelli della comunità di insetti coincide con un aumento della complessità nella vegetazione climax. Dallo studio è emerso che L. alpina non è autofertile invece S. bryoides è autogama. Il successo riproduttivo delle due specie varia tra le classi di deglaciazione. Per L. alpina il decremento del successo riproduttivo lungo la cronosequenza non coincide con l'aumento degli impollinatori. Per S. bryoides il successo riproduttivo coincide con i tassi di visita degli impollinatori e l'andamento di entrambi rispecchia l'ecologia della specie. Infine il gradiente di deglaciazione si è dimostrato il principale
Università degli Studi di Milano
Corso di Laurea magistrale in Scienze della Natura
2012/2013
Marco Caccianiga
Mauro Gobbi, Giuseppe Marano e Chiara Compostella
Museo delle Scienze
Fondazione IRCCS, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
Università degli Studi di Milano
Bachelor
Zoologia degli Invertebrati e Idrobiologia
2013
Losapio, G.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10991/175
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